mercoledì 7 dicembre 2011

Cercando Un Altro Egitto

Carissimi,
Mi dispiace avervi trascurato. Il mio allenatore diceva sempre: "Se hai una buona scusa, NON usarla!", lasciandomi, come sempre, senza parole. Quindi è inutile sciorinare l'elenco dei motivi che mi hanno tenuto lontano dalla "regolare" redazione di questo blog.
Ma, tant'è, uno dei motivi è da ricollegare direttamente al titolo di questo post. E non parlo della canzone di De Gregori del 1974, ovviamente.
Ora, che vi interessi o meno, mi sarebbe piaciuto aggiornarvi in tempo reale delle nostre attività extra-europee, ma il villaggio dove soggiornavamo non era dotato di linea wi-fi (e, sinceramente, non che la cosa mi sia pesata!). Ma, tant'è...
Torniamo indietro. Ci sono 28 persone. La maggior parte di loro ha più di 50 anni. La maggior parte di coloro che ha più di 50 anni non nuota da più di 5. La maggior parte di coloro che non nuota da più di 5 anni, non nuota al mare. La maggior parte di coloro che non nuota al mare, ha paura dell'acqua profonda (o, almeno, più profonda di 1 metro e 80 cm.). Addirittura, tra loro, c'è chi non nuota se non nella nostra vasca del Gerbido.
Ora, queste 28 persone si lasciano convincere da due impavidi sprovveduti a salire su un aereo e raggiungere Marsa Alam (Egitto - Mar Rosso - Non so se mi spiego!), per godere del privilegio di nuotare ammirando la seconda barriera corallina del mondo (arrivare in Australia era un po' troppo per la prima volta...).
Alt. C'è qualcosa che non funziona. O, almeno, non funzionerebbe se gli impavidi sprovveduti non fossero anche completamente fuori di senno. Per fortuna, la loro è una di quelle follie che quasi sempre si accompagnano al genio.
Così, senza pensarci troppo, incuranti del vento, delle onde e delle correnti, aiutati dalla fortuna di avere in gruppo 3 validi aiutanti reclutati sul campo (e loro malgrado!), accompagnano (e in qualche caso "cacciano") in acqua 26 di quelle 28 persone.
Nel mentre, quelle 28 persone diventano un gruppo. Di più. Una squadra. I cui membri si aiutano a vicenda, si spronano a vicenda, ridono delle reciproche difficoltà trovando la forza per superare la paura che (in alcuni casi), li ha sempre inchiodati al terreno.
E tornano con la consapevolezza di aver compiuto (anche a 73 anni), un passo che mai si sarebbero aspettati da loro stessi. La consapevolezza di essere cambiati.
Io ho avuto la fortuna di accompagnare quelle 28 persone. E sono tornato con la consapevolezza che il genere umano, in fondo in fondo, non ha ancora raggiunto gli abissi di degenerazione che mi aspettavo.
Alla fine, questo mi interessava. Non raccontarvi chi avesse fatto cosa e quanto ci fossimo divertiti, o quanto bene avessimo mangiato e quante belle persone avessimo conosciuto.
Vi voglio bene. Corrado.

P.S.: Maestrina... Ti abbraccio. Senza la forza di realizzare i progetti, le idee (per quanto belle) sono inutili.

Al Gerbido. Ore 18:18.

venerdì 21 ottobre 2011

Una di quelle notti.

Carissimi,
È una di quelle notti. Di quelle in cui non riesco ad andare a letto, anche se ormai sono 2 ore che tutto tace ed il buio è rotto solo dall'elettrico baluginare del display del cellulare. Di quelle notti in cui vorrei accendere lo stereo (perché possiedo ancora uno di questi preistorici utensili), alzare il volume tanto da impedirmi di pensare (come dice il Boss in "Something In The Night") ed abbandonarmi alla tempesta che sta per scatenarsi.
È una di quelle notti in cui vorrei essere su un palco e suonare tanto da sfinirmi, finire con i polpastrelli in fiamme, il polso insensibile e la gola straziata per quanto ho urlato. Una di quelle notti in cui mi piacerebbe essere dietro il volante e srotolare un nastro di asfalto infinito, senza una meta precisa; forse solo per arrivare davanti alla casa di un vecchio amico che tempo fa ha deciso di chiudere con tutti coloro che gli ricordavano un passato che non sentiva più suo. Così, solo per abbracciarlo e chiedergli come va. Solo perché ogni tanto fa bene sapere che là fuori, lontano non solo nello spazio ma anche nel tempo, c'è chi sa dove affondano le tue radici; ciò che ti ha reso così come sei; ciò che Mi ha reso così come Sono,
È una di quelle notti in cui vorrei ancora essere in vasca. Salire sul blocco. Sentire la plastica blu piegarsi e gemere sotto il mio peso, mentre mi chino per afferrare l'acciaio prima dello slancio. Vivere l'effimera ebbrezza dell'istante in cui stai volando, non più terra e non ancora acqua. E poi l'immersione, la pressione che si fa tuono nelle orecchie, mentre un meccanismo ormai naturale spinge aria fuori dai polmoni; le gambe attaccano la loro danza rituale; le braccia serrate a cercare un assetto anfibio; e finalmente il miracolo del corpo che rompe la superficie, la mano che affonda a cercare l'appoggio, il busto che ruota preciso ad accompagnare la bocca a cercare nuova aria da consumare, in un ciclo continuo... Come le onde del mare.
Anni fa avrei anche scritto che è una di quelle notti in cui vorrei andare a letto stanco. Ma felice. Perché la mia famiglia dorme con me. Anni fa non sapevo che avrei potuto vivere questo istante. E dire che... Sì. È quella notte, questa notte.
Vi abbraccio.

Corrado.

P.S.: A casa, dal cellulare, ore 2:09.

giovedì 20 ottobre 2011

Una Vita Da Mediano

Carissimi,
Non c'è bisogno di presentazioni; il titolo cita l'ultima bella canzone scritta da Ligabue. Sì, lo so. In giro è pieno di fans pronti ad accoltellarmi per questa affermazione. Ma, come dico spesso, c'è differenza tra "saper fare" un bel disco (usando l'esperienza ed il mestiere), e "fare" un grande disco (usando l'ispirazione ed il talento). Succede a tutti gli artisti; anche ai poeti. Benedetto Croce inseriva solo l'Inferno di Dante nella categoria della poesia pura, figuriamoci. Ovviamente, andando a memoria, posso sbagliarmi.
Ma proprio di memoria vorrei parlare. Ieri sera me ne stavo tranquillo in segreteria ad organizzare il vostro futuro sportivo (senza esagerare, eh), quando dalla radio è partito proprio il pezzo citato nel titolo. La musica, come gli odori (ricordate la Madeleine di Proust all'inizio di "Dalla Parte di Swan"?), ha questo straordinario e al tempo stesso ignobile potere di portarti a spasso nel tempo. Ed io, di colpo, mi sono ritrovato a pensare a quando ascoltai questa canzone nel 1999. Stavamo partendo per il ritiro pre-campionato con la squadra di basket in cui giocavo allora. Sarebbe stato il nostro primo campionato in serie D.
Per me, che arrivavo dal nuoto e non avevo un passato giovanile nella pallacanestro, quelle parole furono una folgorazione. Insomma. Era vero. Avevo cominciato sui campetti solo 3 anni prima. Ma faticando ed allenandomi ero riuscito a guadagnare il mio posto in squadra e nel quintetto base, grazie anche all'immenso fiato che la mia vita precedente da nuotatore mi aveva donato. Ed era tutto vero. Giocavo in un ruolo dove spesso si ingaggiano battaglie fisiche con giocatori alti e pesanti. Ma da nessuna di quelle battaglie, anche quando uscivamo sconfitti, mi ero tirato indietro. Questa per me era l'essenza del gioco di squadra. Uscire dal campo con l'idea che gli altri avessero vinto perché più forti.
Poi, crescendo, mi sono accorto che forse il campo era un po' più grande di quello che credevo. E che di mediani, in fondo, ce n'erano ovunque. Perché devi riuscire a finire il lavoro che ti hanno richiesto (e che danno per scontato che tu farai, e magari senza ringraziarti o pagandoti in ritardo); perché devi arrivare in tempo dall'altra parte della città sapendo che la tua assenza può causare problemi ad altri; ma soprattutto perché senza gli altri mediani come te, alla fine, solo con i centravanti è difficile vincere una partita.
Ma, per fortuna, ogni tanto, le nostre vittorie le portiamo a casa.
Vi abbraccio.

P.S.: In vasca al Gerbido, ore 13:02 e in ritardo per entrare in sala pesi!!!!

giovedì 29 settembre 2011

Come Vedo Il Nuoto - parte 1

Carissimi,
Il mese di settembre volge al termine. Un mese caldo, come fosse ancora estate. Un mese strano, fatto dell'aroma di un qualcosa non ancora finito ed allo stesso tempo del profumo di qualcosa che deve ancora cominciare.
Un mese fatto di incontri con amici che mi fanno compagnia da anni, ma fatto anche di facce nuove che presto diverranno amici.
Perché alla fine, l'essenza di questo strano lavoro, consiste sì nell'insegnare, nel trasmettere un sorta di conoscenza che permetta di impadronirsi di una "tecnica" che permetta alle persone di spostare il proprio corpo nell'ambiente "acqua"; ma consiste anche e soprattutto (parafrasando Bruce Springsteen), nel dare alle persone qualcosa che nessun denaro potrà mai comprare. E la vera ricompensa non consiste solo nello stipendio che, per carità, è fondamentale per permettere a me (come a tutti), di vivere in modo dignitoso; ma consiste soprattutto nella consapevolezza di aver contribuito a migliorare le altre persone. Perché a volte, per fortuna spesso,  mi capita di arrivare a casa felice di aver reso felice qualcun altro.
Perché per qualcuno, il gesto che a molti sembra così semplice di mettere la testa sott'acqua e provare la dolce sensazione del galleggiamento, rappresenta il successo di una vita, la fine di un lungo lavoro che coinvolge la razionalità e l'irrazionalità e, allo stesso tempo, il punto di partenza di un viaggio che accompagna le persone alla scoperta di un pianeta dove tutte le leggi che valgono sulla Terra, sono stravolte; un pianeta fatto di paradossi, dove per andare veloce spesso è necessario andare piano; dove per poter riuscire a respirare meglio, a volte devi imparare a restare più a lungo del solito in apnea.
Ma questa, è un'altra storia.

Vi abbraccio.

Corrado.

P.S.: A casa - 22.44

martedì 20 settembre 2011

Ventilazione! (De Rerum Italiae)

Carissimi,
Sono alcuni giorni che non riesco a togliermi dalla testa questa canzone di Ivano Fossati. So che mi dovrei astenere da giudizi che esulano dal campo sportivo, ma in alcuni periodi - e questo è uno di QUEI periodi - mi sento demoralizzato e disgustato a tal punto che mi è quasi impossibile non schierarmi. Ma, come spesso mi è accaduto di fare, preferisco che artisti migliori di me - e che probabilmente hanno vissuto lo stesso disagio trasformandolo in creazione - parlino per me. Come succedeva ad Hendrix, che diceva che le canzoni scritte da Bob Dylan erano le stesse che avrebbe voluto scrivere lui, ma che semplicemente Dylan riusciva a scrivere prima (se non ricordo male parlando proprio di "All Along The Watchtower"), anche io trovo alcune canzoni portatrici di un messaggio talente universale (almeno per me in quel momento), che non potrei esprimermi con altre parole se non con quelle. Un po' quello che Borges diceva del "Don Chisciotte" di Cervantes: "L'unico modo per riscriverlo, sarebbe riscriverlo esattamente uguale parola per parola".
Così, in questo tiepido pomeriggio, quando mi sembra che tutti ci stiano spingendo sulla crosta sempre più sottile di un lago ghiacciato, quando mi sembra che molte delle cose per cui ho combattuto siano già pronte per essermi portate via, quando penso a tutte queste cose... beh, sento un gran bisogno di aria pura.
Questa è per tutti quelli che sentono il mio stesso bisogno.



P.S.: A casa. Ore 16:35.

giovedì 15 settembre 2011

Per chi vive di sport

Carissimi,
Forse il titolo è un po' troppo altisonante. Volevo semplicemente mettere a disposizione dei miei lettori (ammesso che ve ne siano, ovviamente), alcune notizie riguardanti i cosiddetti sport minori.
Direi di iniziare con i Mondiali di rugby che si stanno svolgendo in Nuova Zelanda. Dopo un ottimo primo tempo, durante il quale avevamo bloccato i fortissimi australiani sul 6 pari, ci siamo dovuti arrendere allo strapotere degli avversari. Allo scadere il tabellino segnava 32 Australia - 6 Italia. Ma, come chi sa chi mastica di palla ovale, l'Italia dovrà cercare la storica qualificazione ai quarti battendo USA, Russia e, soprattutto Irlanda.
Il prossimo impegno per i nostri azzurri è previsto per martedì 20 settembre alle ore 19.30 (9.30 italiane), quando affronteremo la compagine russa.
Se ci sono in giro appassionati di Football Americano (viaggio per associazioni come Molly Bloom), lo scorso week-end ha avuto inizio la nuova stagione NFL. Ecco i risultati:

green bay new orleans 42-34
san francisco seattle 33-17
arizona carolina 28-21
baltimora pittsburgh 35-7
jacksonville tennessee 16-14
san diego minnesota 24-17
cleveland cincinnati 17-27
washington new york giants 28-14
houston indianapolis 34-7
kansas city buffalo 7-41
new york jets dallas 27-24
tampa bay detroit 20-27
st. louis philadelphia 13-31
chicago atlanta 30-12
miami new england 24-38
denver oakland 20-23


Dulcis in fundo, il tanto amato nuoto. Quasi contemporaneamente, fanno la loro comparsa on-line il sito ufficiale dei Campionati europei in vasca corta (Polonia), ed il trailer ufficiale dei XV Campionati Mondiali che si terranno a Kazan (Russia) nel 2015 e che seguiranno quelli di Barcellona del 2013. Per chi non l'avesse ancora visto...



Vi abbraccio.
Corrado.

P.S.: Torino - 16.54

venerdì 9 settembre 2011

La nuova Stagione

Carissimi,
Come molti di voi probabilmete già sanno, lunedì 12 settembre inizieranno le attività acquatiche per questa nuova stagione 2011-2012. Chi frequenta la nostra palestra avrà avuto modo di vedere come la vasca sia completamente piena già da martedì sera e da mercoledì abbiamo acceso il riscaldamento, il filtraggio e la clorazione. Ieri pomeriggio il Grande Capo ha già fatto i primi 4 Km per testare l'impianto e da questa mattina tutti gli attrezzi hanno ripreso il loro posto originario.
Mentre pascolavo l'anziano Zorba ho anche pensato al primo lavoro da proporre ai miei allievi dei corsi avanzati. A differenza del settembre 2010, quando aprimmo con la balconata ancora da chiudere e con tutti i serramenti ancora da montare, siamo riusciti a completare i lavori con largo anticipo. Resta solo da esaurire la zona scarpiera-spogliatoio baby, dove si sono concentrate le novità principali. Anche il colore di diverse zone è stato rinnovato. Ma non svelo nulla. Vedrete con i vostri occhi e... un premio ai più attenti.
Che dire di più?
Non posso che augurarmi una stagione divertente ed esaltante, in compagnia dei miei "fratelli" istruttori e dei miei allievi, vecchi e nuovi, che spesso (e non è una piacieria retorica), mi hanno aiutato nei momenti difficili, proponendomi visioni delle cose differenti e raccontandomi esperienze diverse dalle mie e comunque in qualche maniera legate al periodo che stavo attraversando. Ma soprattutto mi hanno tenuto compagnia nelle lunghe ore trascorse in vasca e in sala pesi, allenandosi come atleti e facendomi sentire parte importante delle loro giornate.
Ma basta parole. L'ora dell'acqua si avvicina.

Corrado.


P.S.: Non so perchè l'ora dei post sia sbagliata. Sono a casa e sono le 19.50

martedì 6 settembre 2011

Primo Contatto!

Carissimi,
Nella speranza che tutti gli internauti legati al nostro centro sportivo gradiscano la novità, abbiamo deciso di aprire un blog per raccontare il nostro punto di vista. Come in tutti i blog, sono attesi i commenti che ci chiariranno il Vostro punto di vista.
Inoltre, come dice il titolo, NonSoloNuoto, questo blog nasce per raccontare anche ciò che va oltre la dimensione acquatica della nostra vasca da 25mt. Anche perché la scorsa stagione ci ha visti protagonisti anche in corse podistiche, discese in gommone sui torrenti, uscite sui windsurf e presto ci vedrà presenti anche fuori dai confini italiani.
Quindi, nel ricordarVi i nostri contatti sul web Rarinantesgerbido.it, su Facebook e su Twitter, non mi resta che salutarVi e attendere i miei primi lettori!


Corrado.