giovedì 29 settembre 2011

Come Vedo Il Nuoto - parte 1

Carissimi,
Il mese di settembre volge al termine. Un mese caldo, come fosse ancora estate. Un mese strano, fatto dell'aroma di un qualcosa non ancora finito ed allo stesso tempo del profumo di qualcosa che deve ancora cominciare.
Un mese fatto di incontri con amici che mi fanno compagnia da anni, ma fatto anche di facce nuove che presto diverranno amici.
Perché alla fine, l'essenza di questo strano lavoro, consiste sì nell'insegnare, nel trasmettere un sorta di conoscenza che permetta di impadronirsi di una "tecnica" che permetta alle persone di spostare il proprio corpo nell'ambiente "acqua"; ma consiste anche e soprattutto (parafrasando Bruce Springsteen), nel dare alle persone qualcosa che nessun denaro potrà mai comprare. E la vera ricompensa non consiste solo nello stipendio che, per carità, è fondamentale per permettere a me (come a tutti), di vivere in modo dignitoso; ma consiste soprattutto nella consapevolezza di aver contribuito a migliorare le altre persone. Perché a volte, per fortuna spesso,  mi capita di arrivare a casa felice di aver reso felice qualcun altro.
Perché per qualcuno, il gesto che a molti sembra così semplice di mettere la testa sott'acqua e provare la dolce sensazione del galleggiamento, rappresenta il successo di una vita, la fine di un lungo lavoro che coinvolge la razionalità e l'irrazionalità e, allo stesso tempo, il punto di partenza di un viaggio che accompagna le persone alla scoperta di un pianeta dove tutte le leggi che valgono sulla Terra, sono stravolte; un pianeta fatto di paradossi, dove per andare veloce spesso è necessario andare piano; dove per poter riuscire a respirare meglio, a volte devi imparare a restare più a lungo del solito in apnea.
Ma questa, è un'altra storia.

Vi abbraccio.

Corrado.

P.S.: A casa - 22.44

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